Sembra che ci siano molte cose buone da fare in questa vita – da dove cominciare? E se fossimo discepoli – intendo Gesù – quello sarebbe il centro pulsante del pensiero, non è vero? “Qual è la volontà di Dio per la mia vita ora?” può essere un sentimento. È come “su cosa mi sto concentrando per migliorare”. Sembra che ci siano molte cose… Un sacco di cose che sconcertano la mente nell’idea di una lista che è concepita.
Possiamo facilmente diventare disperati per l’enormità della “missione” o divergenti nei nostri metodi di gestione. Ma dobbiamo sempre sforzarci di mantenerlo semplice ed essere più gentili con noi stessi di quanto non siamo in generale.
La risposta dovrebbe essere: “Non preoccuparti, inizia!” Due cose su cui ho pensato di concentrarmi ultimamente sono “essere più onesto con gli altri” e “Amo di più i miei figli”. Tuttavia, nel momento in cui li riporto alla memoria impegnata, c’è un diluvio in altri due, e poi altri due dopo questi due. Non è che io sia disonesto con gli altri o addirittura potrei amare di più i miei figli, ma ecco!– fare sempre qualcosa… Dio non ha ancora finito con me.
Il problema principale sembra essere che se influenziamo i nostri obiettivi di auto-miglioramento, ad esempio per onestà, saremo migliori per i nostri figli, cioè “li amiamo di più”, comunque.
E questo è molto vero per la vita. Facciamo una cosa buona e abbiamo benefici occasionali consistenti in altre aree apparentemente irrilevanti. Provalo; potrebbe essere una piacevole sorpresa.
Scegliere un angolo (o solo un paio) mantiene le cose semplici per noi (siamo tutti creature semplici dopo tutto) e questo ci aiuta a concentrarci su ciò che è veramente importante – per ogni particolare stagione – relazioni nella nostra vita, cioè all’interno della personalità (con noi stessi), tra le persone (con gli altri) e al di sopra della personalità (con Dio).
Dobbiamo essere disciplinati per mantenere solo una o poche iniziative di miglioramento alla volta, e poi “soffocarle” come “unità di efficienza” mantenute in modo sostenibile mentre passiamo ad altre cose. Non sarebbe una buona idea passare alla prossima iniziativa di auto-miglioramento se non abbiamo già raggiunto la stabilità nell’iniziativa attuale.
© S.J. Wickham, 2009.